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Sin dalle prime battute, la guerra in Ucraina non si combatte soltanto sul campo, ma anche a livello finanziario ed economico. Se i bombardamenti e gli scontri di questi mesi rappresentano certamente l’aspetto più crudo del conflitto, anche la risposta politica da parte della NATO e dell’Unione Europea ha avuto un grande impatto sulla Russia, attraverso le sanzioni bancarie comminate a persone fisiche, aziende e banche russe. Questi provvedimenti nei confronti della Russia sono stati attuati attraverso modifiche normative alla PESC (Politica Estera e Sicurezza Comune), che hanno obbligato le istituzioni finanziarie di tutta Europa a recepire e analizzare rapidamente gli aggiornamenti relativi alle aree normative dell’antiriciclaggio e antiterrorismo - riassunte dall’acronimo inglese AML e presentate in un nostro post dedicato - e, in generale, tutte le modifiche alle norme con un impatto sull’operatività all’estero. Ma come riuscire a tenere il passo degli aggiornamenti normativi bancari collegati alla guerra in Ucraina? Con l’aiuto di con Daitomic, la soluzione RegTech di Intelligenza Artificiale pensata per aiutare i professionisti della compliance finanziaria ad essere aggiornati in tempo reale sui continui aggiornamenti normativi relativi alla PESC e, in generale, alle decisioni da parte delle autorità bancarie europee.
Tentando di fare un breve riepilogo dell’andamento cronologico delle sanzioni comminate alla Russia, bisogna partire dalla prima tranche di provvedimenti da parte dell’Unione Europea, che è arrivata subito dopo l’inizio dell’invasione in Ucraina, alla fine del mese di febbraio, con il Regolamento (UE) 2022/259 del 23 febbraio 2022 - che ha modificato il Regolamento (UE) n. 269/2014 - e le Decisioni (PESC) 2022/264, 265, 266 e 267 sempre del 23 febbraio 2022, finalizzate a bloccare le più importanti banche russe e congelare i conti bancari dei privati collegati alla cerchia di Vladimir Putin. Ma l’escalation delle sanzioni alla Russia da parte dell’UE come misura volta a contrastare l’offensiva contro l’Ucraina non si sono fermate alla mandata iniziale. Nel corso del mese di marzo sono stati emanati altre modifiche alla PESC (Politica Estera e Sicurezza Comune) dell’UE, ovvero la Decisione (PESC) 2022/395 del 9 marzo 2022 - che ha modificato la decisione 2014/512/PESC - e la Decisione (PESC) 2022/628 del 13 aprile 2022 - che ha modificato la decisione (PESC) 2022/266. Ma non solo. Le sanzioni sono state applicate anche tramite altri aggiornamenti normativi, come la Decisione (UE) 2022/947 del 1° marzo 2022, relativa al fallimento della banca russa in Slovenia Sberbank Bank, e la Decisione di esecuzione (UE) 2022/500 del 25 marzo 2022. I provvedimenti contro la Russia sono aumentati poi ad aprile con altri aggiornamenti normativi, tra cui e l’Emendamento numero 394 del 21 aprile 2022 - che ha rettificato il regolamento (UE) 2022/394 del Consiglio del 9 marzo 2022 -, fino ad arrivare ai più recenti interventi dell’Unione Europea relativi alla guerra in Ucraina, ovvero la Decisione (UE) 2022/762 del 12 maggio 2022, con la quale l’Unione Europea si impegna a sostenere attivamente la sospensione della Federazione russa dal Memorandum d’intesa (“MOU”) di Parigi, e il Regolamento (UE) 2022/877 del 3 giugno 2022, che estende le sanzioni anche alla Bielorussia, a causa del coinvolgimento del paese nell’aggressione russa contro l’Ucraina.
Dal quadro appena dipinto relativo alle sole sanzioni comminate dalle autorità bancarie europee alla Russia emerge chiaramente l’urgenza da parte delle istituzioni finanziarie di ricevere informazioni rapide e accurate in fatto di aggiornamenti normativi. Non solo. Anche l’attività di analisi delle norme - dunque l’identificazione degli obblighi normativi collegati alle modifiche regolamentari e anche delle policy e dei processi interni impattati dalle stesse - è attualmente troppo lenta per poter tenere il passo dei continui aggiornamenti normativi. Sì, perché, oltre alle sanzioni da parte dell'UE alla Russia, che continuano ad aumentare di numero e peso a causa del protrarsi della guerra in Ucraina, tutto l’ambito dell’AML è in continua e costante evoluzione a livello di aggiornamenti normativi. Ma le istituzioni finanziarie non hanno a che fare soltanto con antiriciclaggio e antiterrorismo, bensì anche con i temi ESG (Environmental, Social and Governance) e tutti gli altri aggiornamenti normativi cui occorre adeguarsi (per citare due esempi molto noti, basti pensare alla PSD2 e alla “Quick Fix” alla MiFID II). I professionisti di compliance finanziaria hanno dunque a che fare con continui aggiornamenti da monitorare e analizzare, ma devono anche poter svolgere queste attività con la massima rapidità e accuratezza. Tutto ciò è attualmente molto difficile, data la quantità e la frequenza degli cambiamenti normativi emanati dai regolatori, tra i quali le recenti modifiche alla PESC da parte dell’UE per sanzionare la Russia sono soltanto l’esempio più noto.
Come anticipato all’inizio del post, però, le istituzioni finanziarie non sono lasciate da sole nell’affrontare questa situazione complessa. Noi di Aptus.AI abbiamo realizzato Daitomic, il SaaS dedicato al mercato RegTech che utilizza l’Intelligenza Artificiale per consentire ai professionisti di compliance di prendere le giuste decisioni in tempi ragionevoli. I motori di AI alla base della piattaforma creano infatti una versione elettronica standard e machine readable delle norme bancarie, automatizzando così la raccolta degli aggiornamenti normativi e la loro analisi comparativa, permettendo agli esseri umani di concentrarsi sull’aspetto decisionale e strategico.
L’immagine riportata qui sopra mostra come Daitomic consente, in pochi click, di consultare in modalità interattiva e confrontare tra loro le diverse versioni delle norme bancarie emanate dai regolatori.
Oltre a ciò, la piattaforma è in grado anche di inviare notifiche email personalizzabili, per tenere aggiornati gli utenti - automaticamente e in tempo reale - sulle aree normative di loro interesse.
Ma Daitomic non si ferma qui, dato che ogni alert via email su un aggiornamento normativo di interesse indirizza l’utente alla sezione dei macro requisiti della piattaforma, dove è possibile predisporre facilmente l’analisi di impatto. Questa sezione infatti mostra gli obblighi normativi estratti automaticamente dai motori di Intelligenza Artificiale e li incrocia con i processi interni impattati, preparando il terreno per le attività umane ad alto valore aggiunto. Daitomic è così in grado di automatizzare tutti quegli step dei processi di compliance finanziaria per i quali non è richiesta la capacità interpretativa e decisionale umana, come mostriamo nella nostra pagina dedicata. Siete curiosi di vedere all’opera le funzionalità di Daitomic? Cliccate qui sotto per prenotare la demo!
