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Ci risiamo. Per i nostri lettori, questo post potrebbe sembrare una ripetizione. Ed effettivamente abbiamo già parlato della possibilità di un formato machine readable per le normative bancarie, tenendo presenti anche alcuni aspetti - per così dire - filosofici, ovvero relativi all’impossibilità - a nostro avviso - che le leggi non siano solo leggibili dalle macchine, ma anche eseguibili senza l’intervento dell’elemento umano, data la loro natura e complessità.
In realtà non eravamo in cerca di conferme, dato che l’efficacia di Daitomic - la nostra piattaforma AI per la gestione della compliance bancaria - è già stata confermata dai nostri partner e clienti. Ad ogni modo, siamo fieri che recentemente anche l’EBA (European Banking Authority) abbia validato pubblicamente e formalmente la nostra scelta. Molto brevemente, questa è la notizia: nelle pagine del suo documento intitolato “Study of the cost of compliance with supervisory reporting requirement (Report 15/2021)”, l’EBA ha chiaramente espresso il bisogno di un ulteriore passo nel percorso di digitalizzazione del settore finanziario, soprattutto in riferimento alla raccolta e condivisione dei dati tra enti regolatori, istituti finanziari e autorità di vigilanza. L’espressione chiave è machine readable. Se da un lato delle normative eseguibili in automatico - a nostro avviso - rappresentano un’utopia, dall’altro è evidente la necessità di un nuovo formato per questo tipo di documenti, così da poter abbandonare i correntemente utilizzati - ma non realmente accessibili - file PDF. L’Autorità Bancaria Europea, attraverso le sue 25 raccomandazioni, ha chiaramente indicato questa direzione per il futuro delle normative bancarie. A dire il vero, questo futuro esiste già, dato che i motori di Intelligenza Artificiale alla base di Daitomic leggono i PDF - o qualsiasi altro formato - dei documenti legali e li rendono fruibili per le macchine, creando così una versione elettronica di qualsiasi regolamento finanziario, ovvero un contenuto strutturato e visualizzabile - dunque realmente accessibile.
In realtà, questo dibattito riguardante le cosiddette MDMER (Model-Driven Machine Executable Regulations) era già stato anticipato circa un anno fa dalla Response by EBA to EC Consultation (giugno 2020), sorta come conseguenza del Tech Sprint condotto alla fine del 2017 da FCA (Financial Conduct Authority) e BoE (Bank of England). Oltre all’EBA, però, anche altre autorità si sono espresse nel corso dell’ultimo anno rispetto al futuro della gestione dei cambiamenti normativi. Si può certamente citare la Commissione Europea, nella sua “Communication from the Commission to the European Parliament, the Council, the European Economic and Social Committee and the Committee of the Regions” (settembre 2020), ha dichiarato come “entro il 2024, le informazioni da rilasciare pubblicamente sotto la legislazione dei servizi finanziari nell’Unione Europea dovranno essere divulgate in formati standardizzati e machine readable”, aggiungendo anche che “in un contesto digitale, la Commissione vuole assicurarsi che le informazioni regolamentate vengano fornite in formati elettronici leggibili dalle macchine”. Ma si può citare anche il Financial Stability Board (FSB), che a ottobre 2020 scriveva - relativamente alle strategie del mondo del SupTech - che “gli elementi pilota più frequentemente citati sono lo sviluppo di strategie relative ai dati, l’aumento della disponibilità di tecniche di Intelligenza Artificiale e la comparsa di dati leggibili dalle macchine” (“The Use of Supervisory and Regulatory Technology by Authorities and Regulated Institutions”). E concetti molto simili si trovano anche nel documento intitolato “Insights on policy implementation, No 29 - From data reporting to data-sharing: how far can SupTech and other innovations challenge the status quo of regulatory reporting?”, pubblicato a fine dicembre 2020 dal Financial Stability Institute (FSI).
Spostando il focus dalle autorità finanziarie al mondo della consulenza, troviamo Oliver Wyman, che - nel suo sondaggio 2020 intitolato “Supervising Tomorrow” - scrive che “coloro che hanno risposto al sondaggio hanno classificato l’attività di presentare rendiconti e notifiche normativi tra le più importanti rispetto alla possibilità di fare uso di interfacce digitali, e prevedono soprattutto l’utilizzo di comunicazioni machine readable”. Ma anche il mondo della ricerca universitaria è allineato su queste posizioni, come confermato dallo studio di N. Gurung e L.Perlman intitolato “Use of RegTech by Central Banks and its Impact on Financial Inclusion”, dove si legge che “anche tecnologie più nuove, come file PDF leggibili dalle macchine, possono essere utilizzate per semplificare il processo di valutazione” perché “i partecipanti al mercato possono certamente beneficiare da testi normativi che siano comprensibili per le macchine - ovvero, normative machine readable - che possono essere direttamente introdotte nei sistemi IT degli stessi partecipanti al mercato senza interventi umani per attuare automaticamente le regole incorporate e colmare il divario tra intento e interpretazione”. In ogni caso, tornando da dove siamo partiti, il punto esclamativo in questo dibattito è arrivato proprio dal già citato report dell’EBA, con le sue 25 raccomandazioni, tra le quali, la numero 7 parla di “fornire istruzioni per gli obblighi di segnalazione e qualsiasi altra raccolta di dati in un formato leggibile dalle macchine”, aggiungendo anche che “l’EBA continuerà ad avanzare nell’ambito del RegTech nell’ambito della vigilanza proprio a partire dalla redazione di normative machine readable o simili”.
Alla luce di tutto ciò, appare evidente come le autorità finanziarie indichino l’automazione come la strada da seguire nel mondo del FinTech per affrontare la sfida della gestione dei cambiamenti normativi. Una sfida che sta diventando sempre più complessa, dato che le normative aumentano costantemente, ed è lecito aspettarsi che continueranno a farlo. Le considerazioni da parte dell’EBA, della Commissione Europea, e di vari altri protagonisti del settore bancario, rappresentano per noi un’ulteriore motivazione per continuare sul percorso intrapreso con Daitomic. La nostra piattaforma di gestione della compliance finanziaria utilizza l’Intelligenza Artificiale per rendere accessibili i regolamenti bancari ed estrarre automaticamente gli obblighi normativi, mirando a ridurre i tempi e i costi attualmente necessari agli istituti finanziari per tentare di rimanere in linea con i regolamenti bancari europei e nazionali. Fortunatamente l’attesa è terminata, il futuro del RegTech è qui - e si chiama Daitomic.
